FATTOBENE
ITALIAN EVERYDAY ARCHETYPES
curated by Alex Carnevali e Anna Lagorio

cm 17 x 24 | paperback | 288 pages | texts in English and Italian 
28 euro | ISBN 978-88-7570-684-5

The volume - curated by Anna Lagorio and Alex Carnevali – tells the story of 35 companies through their flagship products.
It follows the stories of these “well made” objects through the companies' archives, revealing material that was, for the most part, previously unseen: photographs, postcards, sheet music, prototypes, posters and advertising that today, for the first time, are gathered together in a book, drawing a story about design, graphics and the evolution of taste during the twentieth century. 

All the selected items are still in production and they represent a tribute to the great anonymous design classics that have made (and continue to make) the history of our Country.

The volume is introduced by Stefano Salis, journalist at il Sole 24 Ore, Italy's leading financial newspaper, and by Giulio Iacchetti, designer and winner of two Compasso d'oro, the most prestigious Italian award for Design.

FATTOBENE
ITALIAN EVERYDAY ARCHETYPES
a cura di Alex Carnevali e Anna Lagorio

cm 17 x 24 | brossura | 288 pages | texts in English and Italian 
28 euro | ISBN 978-88-7570-684-5

Il libro – curato da Anna Lagorio e da Alex Carnevali – propone una selezione di 35 aziende che, con i loro prodotti, hanno attraversato indenni due guerre mondiali e oggi continuano ad essere realizzati con la stessa cura di un tempo.
Sono oggetti “fatti bene” che il libro riporta attraverso materiali d'archivio per la maggior parte inediti: fotografie, cartoline, prototipi, manifesti pubblicitari tracciano un racconto sul progetto, la grafica e l'evoluzione del gusto nel corso del Novecento. Tutti gli oggetti selezionati sono ancora in produzione e rappresentano un omaggio ai grandi classici del design anonimo che hanno fatto, e continuano a fare, la storia del nostro Paese.
Il volume è introdotto da Giulio Iacchetti, designer e vincitore di due Compassi d'oro, e da Stefano Salis, giornalista del Sole 24 Ore.